Gelso bianco

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Gelso bianco
Morus alba

“Il più saggio fra gli alberi”: così viene definito il protagonista vegetale di Villa Bernasconi. Saggio perchè il Morus Alba è l’ultimo a fiorire e il primo a far maturare il frutto, soltanto dopo che i giorni freddi sono passati, in modo da limitare gli effetti dannosi dell’inverno. Plinio sosteneva che questo processo di maturazione avveniva tutto in una notte facendo persino scricchiolare l’albero. Le foglie oltre ad essere preziose, sono piuttosto riconoscibili e molto particolari, perché presentano diverse forme sullo stesso ramo ma generalmente hanno una forma che è definita cordata, ovvero a forma di cuore rovesciato con un apice piuttosto appuntito.

APPROFONDIMENTO

Il Morus Alba è originario della Cina, ed è proprio qui – si racconta- che l’imperatore Si-Ling-chi notò sull’albero dei bachi che brucavano le foglie per poi fare i loro bozzoli e uscirne farfalle. Ebbe allora l’idea di allevarli dando ad un mercato molto importante: quello della seta. Era così richiesta dall’Occidente che si creò un percorso dedicato, la celebre Via della Seta. I cinesi custodivano gelosamente il segreto legato a questo pregiato tessuto e davano false informazioni ai mercanti occidentali che volevano impadronirsi del segreto. In Occidente infatti si pensava che la seta venisse estratta direttamente dall’albero del gelso, fino a quando due monaci riuscirono a trafugare le uova del baco da seta (Bombyx mori) dando avvio al loro allevamento. Fu poi, dopo un grande salto nel tempo, nel 1520, con i Savoia che crebbe in modo significativo la coltivazione del gelso. L’obiettivo era quello di diventare indipendenti dall’importazione e anzi di incentivare l’esportazione. Davide Bernasconi fu protagonista di queste attività e possiamo ritrovare queste storie nelle decorazioni esterne della Villa dove è raffigurata la metamorfosi da bruco a farfalla del baco da seta su sfondi vegetali di fiori e foglie di gelso.

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