Mostra personale dell’artista Matteo Galvano
Una mostra volta a sintetizzare in un unico ambiente (la torretta) e in un unico termine (architAMORfosi) sia il passato dell’affasciante Villa Bernasconi sia il futuro dell’artista, che proporrà al pubblico, per la prima volta, la serie di opere che hanno ispirato il titolo dell’esposizione.
vernissage
8 giugno 2018 dalle ore 20.30
Ingresso Libero
La mostra sarà visitabile anche il 9 e 10 giugno dalle ore 10 alle 12 e dalle 14 alle 18;
Domenica 10 giugno le atlete di ginnastica ritmica della società La Fenice Viggiù accompagnate dall’istruttrice Nuria Galvano proporranno coreografie tra le sale del Museo.
👉 La partecipazione è con prenotazione obbligatoria qui.
architAMORfosi nasce dall’esigenza dell’artista di non fermarsi a ciò che ognuno di noi è capace di vedere attraverso l’occhio umano, viaggiando, navigando in rete o semplicemente sfogliando le pagine di un libro. Matteo Galvano ama l’architettura e la interpreta a suo piacimento come a voler riappropriarsi della città ideale. Ecco che, attraverso le sue più recenti opere, due città geograficamente distanti tra loro si fondono immaginando di vivere condividendo lo stesso spazio, utile a ottenere silenziosi momenti nel turbinio dei suoni urbani tradotti nel continuo ripetersi di tratti della sua biro.
architAMORfosi richiama il termine metamorfosi e quest’ultimo può essere l’estrema sintesi di quanto Villa Bernasconi fino ad oggi ha vissuto: più immediato il richiamo con le decorazioni esterne del baco da seta ricomposto ora come bruco ora come farfalla, più riflessivo il richiamo ai cambiamenti morfologici, fisiologici indicati nelle prime righe di questo testo, implicanti ogni volta un diverso rapporto con l’ambiente circostante.
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