CATTEDRALI

dal 24 giugno al 1 luglio 2018
esposizione delle opere di Roberto Gavinelli
a cura di Dawn Steve Cain.

Domenica 1 luglio, per tutta la giornata saranno
presenti in Villa Bernasconi monaci tibetani, che costruiranno
e dissolveranno un Mandala di sabbia dedicato alla pace nel mondo.

L’ingresso è compreso nel costo del biglietto di ingresso al museo.

L’UOMO

Roberto Gavinelli nasce a Milano nel 1941 e al termine degli studi prosegue l’attività paterna nella società di produzione di aromi per l’industria delle bevande. Negli anni ’60 l’azienda Gavinelli diventa fornitrice di San Pellegrino proponendo un aperitivo analcolico come alternativa agli aperitivi classici. Nasce così il Bitter analcolico San Pellegrino, più tardi chiamato semplicemente Sanbitter. La fruttuosa collaborazione con San Pellegrino porta successivamente alla creazione di un’aroma che darà vita alla bevanda Chinotto che con il suo gusto fresco, dolce-amaro, arriva ad oggi con il nome di Chinò. Nel ’91 cede a San Pellegrino la sua attività e alcune delle sue le formule, per dedicarsi a tempo pieno all’attività artistica esprimendo genio e creatività. Lascia una collezione di Cattedrali visionarie e un ricettario di formule mai realizzate.

L’ARTISTA

Vinelli si può descrivere come una delle sue formule: una miscela tra la precisione nel dosaggio degli elementi e la visione che oltrepassa questo rigore lasciando intravedere elementi creativi che sovrapposti alimentano la creazione delle Cattedrali. Opere realizzate con materiali di riciclo, nell’epoca in cui l’economia ecologica non aveva ancora preso piede.
Una visione quella di Vinelli dove tubi di plastica, bottiglie non soffiate, ovetti per sorprese si travestono e rivestono ruoli diversi, amalgamandosi in un concetto che punta verso l’alto. Nelle fondamenta delle sue opere, Roberto racchiude la necessità dell’uomo di innalzarsi a un modello valoriale superiore, l’arte ne è veicolo, il tutto è Cattedrale.

LE OPERE

Le opere di Gavinelli, in arte Vinelli, si fondano sulla compattezza dell’immagine per aprirsi ad un’interpetazione libera, fantastica. Contenute nelle dimensioni stuzzicano lo sguardo che si perde in una miriade di particolari fino ad arrivare a una visione di insieme. Come in un ritmo musicale ossessivo i pieni e i vuoti, i corpi e gli intervalli frantumano la visione unitaria. Vinelli è interpete di un Neo Realismo in cui l’opera nasce dall’incrocio di giochi linguistici e scambi logici.
Circola il tempo in questi spazi. Ciò che appare non è ciò che è.
Cattedrali.

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