Ninfea

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Ninfea
Nymphaea alba

Tra le piante acquatiche, la ninfea è forse una delle più famose con il suo tipico fiore che nella tradizione orientale rappresenta l’alba, perchè si apre alle prime luci del mattino e si chiude la sera. Come nella maggior parte delle foglie, la parte superiore e quella inferiore, chiamate lamine fogliari, sono diverse. La lamina superiore nella foglia della ninfea, dovendo stare a contatto con l’aria e assorbirla, è protetta da uno strato ceroso, in modo da renderla impermeabile. Siamo abituati a vederla negli stagni o sulle rive dei laghi, ma sapevi che si può coltivare in balcone? Esistono infatti delle ninfee nane rustiche, che possono essere tenute in bacinelle.

APPROFONDIMENTO

Le piante acquatiche adottano diversi metodi per adattarsi meglio al loro habitat. Una di queste è il Giacinto d’acqua, che gode di una pessima reputazione perché considerata una delle peggiori specie invasive, ovvero specie aliene che talvolta danneggiano gli ecosistemi che conquistano. Il suo modo di adattarsi all’ambiente acquatico è una mutazione della sua foglia, in particolare del suo picciolo. Quest’ultimo crea un rigonfiamento spugnoso in grado di trattenere aria e far sì che l’intera pianta galleggi.
Forse in qualche vivaio al passo con i tempi ti è capitato di imbatterti in un’altra curiosa pianta acquatica: il “tesoro nazionale Giapponese”, che noi però chiamiamo Marimo, una simpatica alga a forma di palla scoperta in un lago giapponese nel 1820. In particolari condizioni riesce ad assumere una forma geometrica perfetta. Per i suoi movimenti creati dall’ossigeno che espelle, qualcuno dice che “danza” nell’acqua.

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