Giunone

Giunone, regina degli dèi e protettrice del matrimonio, è raffigurata in questa opera come una figura maestosa e potente, il profilo sinuoso e nudo di Giunone emerge come un’incarnazione della bellezza e della sensualità divina. Le curve del suo corpo sono delineate con eleganza.
L’opera cattura la forza e la maestosità della dea, rendendola una presenza impressionante e indimenticabile.
L’Art Nouveau si basa sull’estetica delle linee curve, sinuose ed eleganti. Non è un caso che queste siano anche parole chiave per descrivere la figura femminile, che rappresenta il soggetto prediletto di questo stile. Si tratta di donne snelle, attraenti, spesso sensuali, che ben richiamano le forme più caratterizzanti di questo stile, impregnate anche di significati aggiuntivi tipici della “femme fatale”: perversa, tentatrice, che porta alla perdizione. Un mix di elementi che si sposa bene nella resa di opere d’arte dal grande fascino visivo.

Juno, queen of the gods and protector of marriage, is portrayed in this work as a majestic and powerful figure, where her sinuous and bare profile emerges as an embodiment of beauty and divine sensuality. The curves of her body are outlined with elegance.
The work of art captures the energy and majesty of the goddess, making her an impressive and unforgettable presence.
The Art Nouveau is based on the aesthetics of curved, sinuous and sleek lines. It is no coincidence that these are also keywords to describe the feminine figure, which is the favourite subject of this style. They are slender, attractive and often sensual, all traits that recall the most distinctive forms of this style, also charged with additional meanings typical of the “femme fatale”: wicked, provocateur, leading to perdition. A mix of elements that goes well in the rendering of visually appealing works of art.

Mimmo Totaro, Giunone, 2023