LA VILLA RICORDA. AI TEMPI DELLA GUARDIA DI FINANZA

LA VILLA RICORDA. AI TEMPI DELLA GUARDIA DI FINANZA

Le recenti visite al museo di Giuseppe Parravano, ex comandante della Guardia di Finanza e di Francesco Frangi, ex proprietario dell’alimentari Végé di Maslianico nonché fornitore di viveri per la caserma di Cernobbio, ci hanno riportato indietro ai tempi in cui la Villa Bernasconi era abitata da brigadieri, finanzieri, marescialli e tenenti.
Prima del 1989, anno dell’acquisto da parte del Comune di Cernobbio, la Villa è stata affittata alla Guardia di Finanza tra gli anni Sessanta e Settanta.

 

Sappiamo che in torretta c’era l’antenna della radio, molto utile quando il telefono non era così diffuso come oggi!
Il sig. Frangi ci ha raccontato come funzionava la comunicazione per l’invio degli ordini al suo negozio di alimentari: le caserme dovevano prima mettersi in collegamento radiofonico con la Legione nel palazzo Terragni di Como, poi era la Legione a trasmettere il messaggio al negozio Végé con il telefono.
La caserma di Cernobbio non era l’unica, c’erano anche: Bisbino, Bugone, Murelli e Binate. Si appoggiavano tutte al comando di Cernobbio, da dove partiva il carico di viveri verso le montagne.
E si doveva inviare il carico ad ottobre prima che nevicasse per poter assicurare le scorte ai finanzieri per tutto l’inverno.

 

Anche il sig. Parravano ricorda di quando colloquiava con la Legione in Piazza del Popolo.
Siccome non c’era il fax, tramite radio trasmettevano un messaggio con una sigla del tipo: “cobra 12 da sede centrale, abbiamo un messaggio. Siete pronti a ricevere?”.
Il messaggio veniva poi annotato a penna o successivamente con la macchina da scrivere.
Tutto questo avveniva in quello che fu l’ufficio dell’ex comandante Parravano e che oggi conosciamo come la Sala della Musica!
Nella stanza adiacente, l’odierna Sala da Pranzo, invece, c’erano gli uffici dei suoi sottoposti.
Anche lo Studio era un ufficio, leggermente più spazioso data l’assenza della scala interna introdotta solo con i primi lavori di ristrutturazione nei primi anni del Duemila.
Al piano sotterraneo, come ai tempi dei Bernasconi, c’erano le cucine: era lì che entrava il sig. Frangi quando consegnava le provviste.
Le camerate si trovavano al primo piano: nella Stanza del Cavaliere ad esempio c’erano dei letti singoli, che permettevano di ospitare sei persone.

 

Due vite molto diverse che in passato si sono incontrate proprio qui in Villa Bernasconi.
Due visitatori che oggi si sorprendono al visitare un luogo un tempo parte della loro quotidianità lavorativa, trasformato dai restauri in un gioiello di bellezze e decorazioni.
Grazie per aver condiviso con noi i vostri ricordi!

villabernasconiLA VILLA RICORDA. AI TEMPI DELLA GUARDIA DI FINANZA