Il progetto Liberty Tutti
valorizza Villa Bernasconi attraverso nuove strategie basate sul coinvolgimento dei giovani, sulla contaminazione delle arti e sull’applicazione delle moderne tecnologie.

Il progetto Liberty Tutti valorizza Villa Bernasconi in chiave culturale-turistica attraverso nuove strategie, contenuti d’avanguardia e modalità gestionali innovative, basate sul coinvolgimento dei giovani, sulla contaminazione delle arti e sull’applicazione delle moderne tecnologie.

E’ promosso dal Comune di Cernobbio, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Mondovisione di Cantù ed è stato finanziato da Fondazione Cariplo (Bando Patrimonio culturale per lo sviluppo. Anno 2015).

L’obiettivo principale è creare una struttura attrattiva, sostenibile, aperta alla partecipazione territoriale, che sia motore di innovazione culturale, sociale ed economica e che coinvolga professionalità giovani.

Fulcro del progetto è il nuovo Museo in cui, con il supporto di soluzioni tecnologiche e di design, è la villa stessa a raccontarsi e a condurre i visitatori, come degli ospiti, alla scoperta della sua storia e alla conoscenza delle persone che vi hanno vissuto, a partire dal 1906 – anno in cui è stata completata la sua costruzione – fino ad oggi. Non un museo nel senso tradizionale del termine, ma un’esperienza fatta di suggestioni e connessioni guidate dalle #vocidivilla: un percorso innovativo ed interattivo tra contenuti multimediali, oggetti e documenti storici in prestito da altre collezioni museali e private, ma anche attraverso esperienze multisensoriali (come curiosare nei cassetti, assaggiare qualcosa di dolce, rispondere al telefono…).

Il Museo è un luogo culturale accogliente (con un forte richiamo alla  prima vocazione e destinazione d’uso della villa: una casa) e anticonvenzionale, che attualizza il rapporto tra passato e presente, trasmettendo messaggi di innovazione e dinamismo, con particolare attenzione ai temi della moda e del design, che insieme al green sono caratteri peculiari del territorio sul Lago di Como.

La villa stessa, del resto, era un esempio di “modernità” per l’epoca in cui fu costruita: un “vero gioiello d’arte”, dotato di ogni comfort (energia elettrica, tapparelle, garage per l’automobile…).

Il Museo è stato realizzato grazie al contributo di Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia (“Bando Territori Creativi. Anno 2016” e “Avviso Unico Cultura 2018”) con installazioni interattive appositamente realizzate da Sfelab, Olo Creative Farm, Antioraro Video e Rataplan e con il coinvolgimento di numerose e importanti istituzioni museali e culturali del territorio, come la Pinacoteca Civica di Como, il Museo della Seta, il Teatro Sociale di Como, l’Associazione Arte&Arte, Como Città dei Balocchi, la Fondazione Alessandro Volta con l’8208 Lighting Design Festival, la Fondazione Arte Nova e Wikimedia Italia.

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