Tarassaco

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Tarassaco
Taraxacum officinale

Forse meglio conosciuto come “Dente di leone”, è una tra le più famose erbe spontanee commestibili. Dal sapore piuttosto amaro era raccolto e cucinato in passato. Oggi si è un po’ persa l’abitudine di raccogliere le erbe spontanee, ma ci sono alcuni che praticano il Foraging ovvero la raccolta di erbe o frutti spontanei. Si tratta di una pratica che sta tornando molto in voga per assecondare il bisogno di riscoperta della natura e dei suoi ritmi lenti. Del tarassaco si mangia praticamente tutto: i boccioli si mettono sott’olio, con le radici si ottiene una bevanda simile al caffè, ma più spesso e ancora oggi qualcuno mangia le foglie, in insalata o nelle minestre.
Sono moltissime le piante commestibili che crescono spontanee nei campi o nei boschi.

APPROFONDIMENTO

Nell’antichità era una pratica molto diffusa, ora invece è diventata un’esperienza turistica di nicchia: il foraging, una pratica che negli ultimi anni ha avuto molto successo. Basta fare una bella passeggiata nei prati per cercare nuovi sapori ed alimenti o semplicemente per fare nuove scoperte sulle piante che abbiamo sempre visto in giro, considerandole erbacce. Possiamo trovare in campagna alcune delle piante commestibili più note: ad esempio, il caratteristico fiore viola della Malva e le sue foglie giovani più tenere vengono usati per fare un risotto niente male! Un’altra prelibatezza spontanea è l’Aglio orsino, che si riconosce dal pungente odore di aglio, ma è molto più leggero di quello che si trova al supermercato: ci si può fare il pesto con le foglie o il burro aromatizzato e si possono usare i suoi fiori per insaporire le minestre o le patate al forno.

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