UNO SGUARDO AL FUTURO. MUSEUM SEED

Come immaginare il museo del futuro?
Nel loro recente libro “Museum Seed”, gli architetti Ico Migliore e Mara Servetto, dell’omonimo (pluripremiato) studio, attivo dal 1997, con oltre 800 progetti realizzati in 21 nazioni, mostrano una nuova serie di luoghi di cultura e aggregazione, capace come semi di innestarsi nel tessuto urbano per incidere nei comportamenti sociali.

 

Il museo del futuro può essere inteso come museo aumentato: un’integrazione misurata e umanistica tra tecnologie e fisicità, nonché tra saperi diversi.
La riflessione proposta dagli autori è che, al pari di un seme, il museo cresce, si estende, evolve: si integra con le attività collaterali interne, a partire dalla didattica, ma anche con l’offerta culturale di un dato territorio. Dopo la visita, si può sviluppare un interesse che in seguito incoraggia ad avviare iniziative di approfondimento, a cercare specifici progetti analoghi nel luogo in cui vive.

 

Anche l’architetto museografo deve aprirsi ad altre discipline, spostando il suo operato oltre la progettazione degli spazi espositivi.
La vera rivoluzione del museo moderno è che da “luogo sacro” per gli esperti si trasforma in “luogo a servizio” della comunità, dove sperimentare la conoscenza e la memorabilità dell’esperienza, grazie a nuove chiavi di lettura che, attraverso anche l’utilizzo delle nuove tecnologie e di tutte le innovazioni a disposizione, favoriscano l’avvicinamento di nuovi pubblici.
Le parole chiave sono: accoglienza, accessibilità e inclusione.

Gli autori hanno anche stilato un manifesto in otto punti del museo del futuro.
Per approfondire i temi, il libro può essere richiesto in prestito alla biblioteca di Cernobbio.

 

Museum seed. the futurability of cultural places, a cura di Ico Migliore e Mara Servetto, Electa, 2024.

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